Il laboratorio di Convivenza civile "Il pesciolino Tantetinte" è cominciato l'anno scorso in relazione al piano di lavoro annuale previsto per la classe 2^ A. Esso si prospettava come una trama ad esso sottesa ma anche un fine ultimo cui tendere attraverso una serie di obiettivi formativi che, sulla base delle osservazioni e delle conversazioni svolte con gli alunni, si riteneva potessero essere significativi per il loro percorso formativo e la loro crescita. In tale prospettiva, il laboratorio, di tipo inter/multi/pluri/transdisciplinare, coinvolgeva le diverse aree cognitive ma anche gli imprescindibili aspetti emotivi, espressivi, comunicativi e relazionali della persona. Obiettivi formativi * Creare un’atmosfera ludica e favorevole all’ascolto * Suscitare la curiosità verso altri Paesi e altre genti * Stimolare la fantasia e la creatività in un clima di collaborazione * Stimolare alla riflessione e alla comunicazione, nell’accezione del “mettere in comune” * Superare la visione egocentrica ed aprirsi al rispetto verso gli altri da sé La storia si svolge secondo 5 nuclei tematici e dunque 5 avventure che Tantetinte vive nel suo ambiente, con la famiglia, gli amici, affrontando di volta in volta problematiche connesse alla realtà che ci circonda; pertanto diventa occasione di riflessione, espressione, comunicazione, approfondimento, sviluppo di conoscenze ed abilità, che si risolvono (si spera) in competenze. Quest'anno ho pensato di affiancare al laboratorio tradizionale anche la versione in 3d, che senz'altro rende il tutto più coinvolgente e motivante per gli alunni. Per la verità, non avendo figli ed essendo un po' avulsa dai meccanismi dei videogiochi, avevo la forte necessità di capire il loro mondo e di cercare di disciplinare un interesse alla tecnologia che ritenevo strumentale e poco educativo. 3d mi sembra la soluzione giusta, perchè alla ludicità unisce un forte impianto psicologico e pedagogico.